L’alta pressione dura da settimane e da poco è arrivato anche il freddo. Le condizioni sembrano promettere molto bene per qualche bella salita invernale.
Mi lascio consigliare da altri giupes, che erano saliti sul Cavallo di Pontebba poco prima di Natale, e punto ad una solitaria nel grande massiccio tra Austria e Italia.
Partendo con il buio arrivo all’imbocco della forcella tra la torre Clampil e il Cavallo quando il sole sbuca dalle Giulie e decide di colorare di rosso le pareti che mi circondano: la Creta di Aip infuocata è uno spettacolo che non teme il confronto con le più blasonate Dolomiti.
La neve compattata dai cicli di caldo-freddo è perfetta e permette una salita veloce e sicura anche sui tratti più verticali. Le gambe spingono bene e in meno di un’ora e mezza mi ritrovo a suonare la campana. Nel pianoro sommitale regna la pace: dune di ghiaccio rosate dalle luci dell’alba e l’assenza totale di vento rendono l’atmosfera magica.
Le condizioni ottimali del manto nevoso, la mancanza di vento e la brevità della salita mi fanno pensare che il ritorno a casa potrebbe essere prematuro. Punto allora la vicina Creta di Pricotic che, come una sorella del Cavallo, si alza poco lontano. Conquisto i 2225 m della vetta in un attimo e, dopo essere arrivato in cima, scendo vagando per un po’ tra i grandi spazi imbiancati finchè non decido di ridiscendere verso la forcella.
Arrivato all’intaglio la croce di vetta della Torre Clampil mi richiama e così, superata la ferrata, conquistola terza vetta della giornata.
Una giornata spettacolare sfruttata bene!
Il breve video mostra alcuni scorci della bella salita al Cavallo di Pontebba.
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